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IMMAGINE: Shibaraku (disegno di Hokusai, 1760-1849)
Shibaraku (暫), in italiano letteralemente "Solo un momento!", è un'opera facente parte del genere teatrale giapponese kabuki, inclusa nella famosa raccolta Kabuki jūhachiban ("Le diciotto grandi opere kabuki"). Gli sgargianti costumi e trucchi (kumadori) indossati dagli attori nelle varie scene, tipici dello stile aragoto, hanno fatto di quest'opera quella che è probabilmente l'opera kabuki più famosa in Occidente, dove è diventata lo stereotipo di questo tipo di rappresentazioni teatrali.
La Shibaraku, avente una durata di circa 50 minuti, non è una vera e propria opera, quanto piuttosto una tragedia breve inserita durante gli interludi di un'opera o tra due opere per mantenere viva l'attenzione e l'interesse del pubblico. Oggi la Shibaraku è ancora una delle più famose opere kabuki e viene spesso rappresentata in occasioni speciali, come nel caso delle shūmei (letteralmente "successione del nome"), fastose cerimonie di battesimo tenute nei teatri kabuki in cui gli attori ricevono un nuovo nome d'arte.
Scritta e messa in scena per la prima volta da Ichikawa Danjūrō I nel 1697 presso il teatro Nakamura-za di Edo, l'opera divenne sin da subito molto popolare e fu presto inclusa nelle celebrazioni kaomise svolte annualmente in ogni teatro di Edo. Per più di un secolo, il ruolo del protagonista maschile fu frequentemente cambiato, a seconda dei gusti del teatro e della compagnia teatrale, finché, nei primi anni del diciannovesimo secolo, l'opera fu standardizzata da Danjūrō VII e poi rielaborata alla fine dello stesso secolo da Danjūrō IX. Proprio quest'ultima è la versione che viene rappresentata ai nostri giorni.