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IMMAGINE: Jizō Bosatsu (Kṣitigarbha)
Kṣitigarbha, Jizō Bosatsu in giapponese (地藏菩萨), è un bodhisattva cosmico del buddhismo Mahāyāna, generalmente rappresentato come un monaco.
Il nome sanscrito Kṣitigarbha, così come le sue rese nelle altre lingue orientali, significano "matrice della Terra".
Statue di Kṣitigarbha sono comuni in Giappone (dove è comunemente noto come Jizo) soprattutto nei cimiteri per la credenza popolare che sia uno dei protettori dei defunti; è anche associato ai neonati prematuri o malformi e agli aborti, che secondo la tradizione giapponese protegge dalla punizione che ricevono per il dolore che causano ai loro genitori; è anche considerata divinità protettrice dei viaggiatori, e statue di Jizō sono comuni lungo le strade.
Kṣitigarbha è anche una popolare divinità taoista in Cina (dove è comunemente noto come Dizang); è particolarmente venerato a Taiwan (dove è anche invocato per protezione dai terremoti), Hong Kong, e tra i cinesi al di fuori della Cina, sebbene il suo culto stia tornando nel Paese. Sue immagini si trovano spesso nelle sale dei templi buddhisti e taoisti.
Come Avalokiteśvara che rinunciò a diventare Buddha fintanto che ci fossero state delle anime in pena, Kṣitigarbha fece voto di non raggiungere lo stato di Buddha finché tutti gli inferi non si fossero svuotati; il suo voto è ancora oggi recitato da molti buddhisti: "Non finché tutti gli inferi si siano svuotati diventerò un Buddha; Non finché tutti gli esseri siano stati salvati ascenderò alla Bodhi."
La storia di Ksitigarbha è ben descritta nel Sutra del Grande Voto di Ksitigarbha Bodhisattva, uno dei più popolari sutra del buddhismo Mahāyāna; fu recitato da Gautama Buddha poco prima della sua morte agli abitanti del paradiso Trāyastriṃśa in segno di gratitudine e commemorazione per la sua amata madre, Māyādevī. Disse che Kṣitigarbha ebbe un grande amore filiale durante la sua vita mortale, e ciò lo spinse a formulare il grande voto di liberare tutti gli esseri senzienti.